Rinascere

Come riconosci la strada giusta se t’inganni costantemente nei vicoli rischiando di perderti? Dicono del dedalo, del filo di Arianna, serve per fuggire non per trovare il centro. Imbattersi per errare. Sbagli numerosi generano fallimenti, e se allenati conducono al fallimento beckettiano. È forse fallire meglio l’unica torbida strada da percorrere?
E se questo centro non fosse in un punto solo ma ovunque? È tempo di addentrarsi nell’orizzonte. Posarsi sul vuoto del camaleonte di Jodorowsky è l’unico modo di evitare punti di riferimento, inganni. Raggiungere la strada sterrata dell’arido mezzogiorno, abbandonarsi allo scrosciare del nulla. Sentirlo fluire dirompente come massi cadere in macerie. Frantuma i tuoi copioni e rendi giustizia al tuo percorso, ovunque esso ti porti.
Perdi il controllo, non opporti al cambiamento, ogni passo demarca uno scostamento e non essere convinto dei suoi esiti. Soffri la sete, il sudore gronda dalle tempie pulsanti infrangendosi sul selciato. Ne scandisce gli attimi che ti rendono ciò che sei, anima vibrante nel deserto.

di Marco Moschetta

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